attrazioni turistiche Amburgo

Amburgo nascosta – La chiesa di St.Nikolai

(Dal blog “Hamburger di Amburgo” su Zingarate.com)

16 ottobre 2013

Ricorderete, forse, una delle etichette controverse che io stessa ho affibbiato ad Amburgo nel presentarvela: vi parlai di una città tendenzialmente finta, almeno architettonicamente parlando. Infatti, nonostante sia stata martoriata da due tragedie niente male, uno il grande incendio del 1842 e l’altra – più di altri centri tedeschi – la Seconda Guerra Mondiale, con il bombardamento aereo del 1943, Amburgo sembra non portare i segni di quelle ferite.

Eppure, con l’aiuto di un amburghese acquisito, nonché studioso di storia contemporanea, ho scovato un vero e proprio squarcio, che giace nella chiesa scoperchiata di St.Nikolai il cui meraviglioso campanile, nonostante sia per metà coperto da un’orribile impalcatura sin da quando sono arrivata – e probabilmente da molto prima – fa parte dello skyline mozzafiato che mi emoziona quotidianamente.

Paragonabile alla famosa cattedrale di Colonia, la chiesa di St.Nikolai è una delle più antiche di Amburgo: la sua prima pietra fu posta dal 1195, ma da quel momento la sua è stata una lotta per non perdere quelle sovrapposte da allora in poi. Infatti, proprio l’incendio del 1842 la distrusse completamente. Un architetto britannico, però, progettò il nuovo edificio di stampo neo-gotico, ricostruendola dal 1846 al 1882. Gli amburghesi non ebbero molto tempo per godersela, dato che il 1943 la rase nuovamente al suolo. Dalla fine della guerra in poi, incredibile, ma vero, si decise di non rimetterla in piedi, lasciandola come memento e monumento commemorativo mutilato delle vittime dello sterminio nazista.

Così, se il turista più esperto dovesse decidere di tralasciare i mattoncini rossi della Speicherstadt per ammirare un autentico frammento storico di Amburgo, in pochi passi si ritroverebbe al centro di una navata a cielo aperto. Una pianta senza tetto, come in un libro di Storia dell’arte. Parte dei muri smozzicati riportano i nomi dei caduti, il monumento di un angelo occupa il centro di quella che sembra una piazza, e alcuni pannelli raccontano il passato ed il futuro di St.Nikolai che combatte ancora per salvarsi, dato che proprio dal prossimo anno fino al 2014 il comune della città avvierà un’ennesima opera per rimettere in sicurezza il campanile della chiesa.

Un pezzo forte in tutti i sensi, nonché l’unica parte ancora visibile ed agibile. Il campanile di St.Nikolai risale al 1874, anno in cui coi suoi 147mt circa era il più alto del mondo.

Dal 2005 i visitatori possono raggiungere i 76mt di altezza grazie ad un ascensore (previo pagamento di 5€) che li porta a scoprire un panorama se vogliamo insolito rispetto a quello che si gode dal più celebre Michel (la chiesa di St.Michaelis il cui orologio dorato si affaccia sul porto e sullo stabilimento di Gruner+Jahr; fermata Baumwall sulla U-3). Le travi e i tubi intralciano lo spettacolo insieme a piccoli Gargoyles simili a quelli di Notre Dame de Paris. La vista precipita su Rathausmarkt, si espande a Sud dell’Elba verso Hafen City, riflette i grattacieli della City che si scontra con la Speicherstadt e si specchia sia nel Binnen che nell Außer Alster.

Regalarselo di domenica pomeriggio, al tramonto, poi, è stato uno di quei momenti in cui ho di nuovo pensato di non andarmene da qui, di resistere, come questo campanile, alle insidie e gli attacchi.

E come sempre, in concomitanza con questa “gita” a lungo programmata, dimenticai la macchina fotografica a casa. Gli scatti sono miei, per quello che lo smartphone ha concesso di catturare dagli occhi più emozionati.